Ti sei accorto di avere un contenuto assolutamente negativo sul web o imbarazzante? È vero che il web ormai fa parte della nostra vita e ci è tanto d’aiuto ma per quanto sia utile per certi aspetti, può rivelarsi un’arma a doppio taglio, in alcune circostanze.
Basti pensare alla nostra reputazione digitale e a come si possano diffondere velocemente notizie non corrette, indiscrezioni o addirittura di immagini “rubate” dai vari profili social. Se bastasse rimuovere semplicemente quel contenuto, il gioco sarebbe troppo facile! Purtroppo la condivisione aumenta alla velocità della luce da un utente all’altro e diventa impossibile rincorrere quel contenuto o quell’immagine che sta rimbalzando in ogni angolo del mondo, senza freno.
La soluzione è rimanere inermi e subire il tutto? Assolutamente no, perché il diritto all’oblio è possibile.
Innanzitutto è necessario procedere con cautela e attenzione, così da selezionare e identificare tutti i contenuti incriminati, riuscendo a bloccare la duplicazione delle informazioni.
Il rigore delle indagini è essenziale, basti pensare ad esempio alla categoria dei minori. Ci sono tanti figli che ad esempio hanno espresso fermamente il loro dissenso nei confronti dei genitori, nel momento in cui si accorgono che quest’ultimi li usano come sponsor e non fanno altro che diffondere le loro immagini sul web. In questo caso si tratta di violazione di diritti per i minorenni, ma tante volte la questione è meno complicata di così.
Ad esempio, arriva il momento in cui semplicemente si decide di volersi cancellare da un social network. In questo caso, la cancellazione impedisce il contatto ma tutto il materiale e le informazioni pubblicate sono ancora in giro. Motivo per cui è indispensabile contattare società specializzate nel settore per potersene riappropriare.
Il consiglio generale valido per tutti è di monitorare con costanza i motori di ricerca, che rappresentano una cassa di risonanza enorme delle informazioni che ci riguardano, nel bene e nel male.